Interventi innovativi in psicoterapia

La cornice di intervento della terapia a seduta singola, prevede che il primo incontro/colloquio è un intervento “potenzialmente”unico.

E’ naturale che individui o coppie con vite, percorsi, difficoltà molto diverse tra loro, hanno tutti un unico desiderio: cercare di affrontare meglio le problematiche presenti e scoprire la via più veloce ed efficace per superarle. Spesso ciò può realizzarsi già  in una prima e unica seduta.

La seduta singola, prevista e usata già da S. Freud (Katharina, 1895) i cui studi sono  proseguiti soprattutto negli ultimi 30 anni negli Stati Uniti, Canada, Australia , ad opera di Michael Hoyt, Moshe Talmon, Robert Rosenbaum, (1990).

L’aspetto chiave della seduta singola è ottimizzare ogni singolo incontro, rendendo efficace ogni singola seduta a innescare un processo di cambiamento (o anche ad avere una visione diversa del problema o situazione disfunzionale) attivando le risorse personali di chi presenta una qualche difficoltà in quel momento della vita.

In tal modo la seduta unica può essere usata al bisogno senza che la persona rinunci a ricevere un aiuto professionale per il timore di dover affrontare un lungo percorso psicologico.

E’ naturale che le dimensioni del problema, le caratteristiche motivazionali della persona, associato al  setting di orientamento psicoterapeutico a seduta singola , permetteranno che anche un primo e unico incontro psicoterapeutico sia sufficiente a sbloccare una situazione disadattiva e disfunzionale innescando una condizione di bene-essere .

Chiaro che non sempre ciò è possibile.

Negli altri casi si stabilirà la data del successivo/i  incontro/i , concordando con la persona o la coppia, frequenza, metodi e obiettivi psicoterapeutici.

In tutti i casi l’intervento psicoterapeutico di terapia breve, è rivolto a superare , il prima possibile,  il disagio facendo leva sulle potenzialità personali di ciascuno e favorendo il cambiamento al fine di raggiungere una migliore qualità della vita.

 

MentalPress